TRANSITI, si compone di una serie di “LIBRI”, “Papiri”, “pergamene”, “rotoli”, “pagine”, realizzate in metallo e carta che testimoniano anche la sua passione per il disegno. Infatti all’interno e sulle superfici visibili delle opere appaiono ombre, segni e sagome con la presenza forte, essenziale e nuda del corpo, quasi a voler riscattare in questo viaggio di memorie dentro la solitudine globale dei media la centralità dei rapporti, del corpo umano cancellato dalla storia, in una catarsi di solidarietà e presenza quasi ossessiva.
Queste opere hanno la sacralità delle preghiere di libertà, sono rotoli di desiderio che si dipanano tra le pagine ferrose e leggere insieme, tra pergamene che portano il peso del silenzio vissuto con ostinazione e l’assenza sopportata con forza eroica, sono valigie e pagine segnate dal passaggio dell’uomo migrante e clandestino che come dice l’artista stessa sono “uno sguardo poetico nelle contraddizioni del pensiero globale che deprime l’approccio profondo, totale e libero alle cose del mondo, che spinge il diverso nel sospetto, lo combatte e lo costringe al peso del limite.”